Qual è la differenza tra marmellata, confettura e composta?

Sai qual è la differenza tra marmellata, confettura e composta?
In pochi lo sanno e usano impropriamente i tre nomi, ma c’è una notevole differenza tra loro: per quantità di frutta, per tipo di frutta utilizzata per prepararle, per numero di additivi e per percentuale di zucchero contenuto.
La differenza è addirittura definita per legge da una direttiva europea del 2001.

In questo articolo ti spiegheremo bene la differenza tra marmellate, confetture e composte e… qual è la nostra preferita! Una miniguida che ti aiuterà a scegliere con consapevolezza il prodotto migliore per la tua tavola.

Marmellata: solo agrumi!

Per essere definita tale la marmellata deve essere composta da succo, scorze, purea e polpa di agrumi. Solo ed esclusivamente agrumi: arance, mandarini, pompelmo, bergamotto e simili.
La marmellata di fragole, ad esempio non è una marmellata! Perché per tutti gli altri tipi di frutta esistono altri preparati che vedremo in seguito.

La marmellata deve essere composta di purea di frutta per almeno il 20% del prodotto finito, mentre la quantità di zucchero oscilla tra il 40% e il 60%. Quantità che si traduce in un maggior numero di calorie.
La marmellata ha anche un numero molto maggiore di additivi necessari alla sua realizzazione: arriviamo anche a 25 additivi diversi.

Confettura: semplice o extra

La confettura può essere realizzata con qualsiasi tipo di frutta, e si divide in due categorie: la confettura e la confettura extra. Si ottiene da acqua, zucchero, agenti gelificanti e polpa o purea di frutta, che deve rappresentare almeno il 35% del prodotto finito (per la confettura, diciamo, semplice) oppure il 45% (nella confettura extra).
Anche per la confettura abbiamo un buon numero di additivi: per la confettura semplice sono 25, come per la marmellata, mentre per la confettura extra sono 12, quasi la metà.

Composta: naturale dolcezza

E arriviamo finalmente alle composte di frutta.
Le composte si distinguono dalle loro colleghe per la percentuale di frutta e zuccheri contenuta, e per il numero degli additivi: solo 4!
La composta contiene un’altissima concentrazione di frutta e pochissimi, o nessuno, zuccheri aggiunti. Sono dolci come le loro colleghe, ma la loro dolcezza ha un’origine naturale, perché è la dolcezza della frutta stessa ad essere esaltata dalle tecniche di preparazione.

Le composte difficilmente possono essere preparate nella cucina di casa: c’è bisogno di un ambiente produttivo sterile e dai requisiti ben definiti per legge. La composta, che contiene una così alta concentrazione di frutta, ha bisogno di tecnica e tecnologia per assicurare la conservazione e la garanzia di un buon prodotto!

Le composte Dolce Annina

I preparati Dolce Annina sono quindi composte di frutta in cui, per 100 grammi di prodotto finito, viene utilizzato minimo il 101% di frutta per la composta di limone, fino ad arrivare al 190% per la composta di pesca senza zuccheri aggiunti. La differenza di percentuale è data dalla composizione del singolo frutto (acqua, zucchero, acidità) e dal quantitativo di zucchero aggiunto (sempre in percentuali molto basse) quando la ricetta lo prevede.
Utilizzare un quantitativo maggiore di zucchero porterebbe ad una minore evaporazione dell’acqua del frutto stesso e di conseguenza a una minore concentrazione.

Per questo quando ne spalmate una generosa dose su una fetta di pane, farcite un burroso croissant o la usate per fare una crostata, il gusto esplosivo della frutta è il protagonista assoluto. Perché la frutta c’è, e si sente!

Inoltre, le composte Dolce Annina non contengono coloranti: il rosso vivace della composta di fragole, il violaceo intenso di quella di duroni, il dorato dell’arancia sono tutti colori naturali, possibili grazie frutta contenuta.
Quando scegli Dolce Annina scegli la naturale dolcezza della frutta, raccolta al momento giusto, lavorata con passione e competenza e trasformata nel tuo peccato di gola preferito!

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